PRESCRIZIONE: L`Ocse detta l`agenda politica della giustizia

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TRATTO DA: LA VERITA’

L`Ocse detta l`agenda politica della giustizia

L`Ocse ci osserva dall`alto. E ha trovato la soluzione per risolvere i nostri problemi: la prescrizione allungata. E arrivata infatti ieri al ministro
della Giustizia, Andrea Orlando, la lettera dell`Ocse che chiede di approvare con urgenza la riforma dell`istituto della prescrizione contenuta nel ddl sul processo penale, da settimane fermo al Senato.
Il documento, che è diretto anche al presidente del Senato, Pietro Grasso, mira a ottenere informazioni sull`iter del provvedimento, di cui si chiede un varo urgente.
L`Ocse teme che una mancata approvazione in tempi rapidi possa compromettere i «progressi ottenuti con le riforme già varate, quali l`allungamento della prescrizione per i reati di corruzione». Il segretario generale Angel Curria ha espresso apprezzamento per le misure adottate
nel contrasto alla corruzione e per i provvedimenti in cantiere nel campo penale, in particolare sull`impianto della riforma della prescrizione.
Ma quel testo è fermo al Senato, e con esso tutto il pacchetto sul processo penale, che contiene anche una delega in materia di intercettazioni.
Dopo il via libera faticoso e frutto di inevitabili mediazioni ottenuto in commissione, il testo si è arenato in Aula.
Il governo ha autorizzato l`uso della fiducia. Ma su alcune misure del provvedimento ci sono state osservazioni e critiche da parte dell`Anm e il
premier, Matteo Renzi, ha ritenuto, di fronte alle obiezioni mosse dai magistrati, opportuno fare marcia indietro. Il 24 ottobre è previsto un incontro tra lo stesso Renzi, Orlando e il presidente dell`Anm,
Piercamillo Davigo, che sarà uno snodo importante per tentare di far ripartire
l`esame del ddl da parte dell`Aula di Montecitorio e nel contempo per fornire risposte all`Ocse. Oltre al fatto che la missiva è un po` border line.
L`intromissione da parte di un Ente sovranazionale dovrebbe essere mirato a una finalità economica e non a obiettivi politici. Infatti l`impasse è dovuta, come detto sopra, a uno scontro tra governo e magistrati. E non per
altre motivazioni. L`Ocse dovrebbe intervenire invece per ricordare l`instabilità delle norme, la farraginosità della giustizia civile e le conseguenze
sulla crescita economica del nostro Paese.

 

DI: CLAUDIO ANTONELLI