Le carceri minorili riempite dagli adulti

Un detenuto su sei nelle carceri minorili è maggiorenne. E in alcuni casi, come quello di Torino, dove sono 20 su 37, Treviso 8 su 14, e Bari 10 su 20, i maggiorenni sono addirittura la maggioranza.

Sono questi i dati che si celano dietro all’allarme del Sappe, che ha definito gli Ipm come vere e proprie «università del crimine».

Ciò è oggetto di una legge (il decreto n. 92 del 26 giugno 2014) che, all’articolo 5, ha previsto che possa restar negli Ipm anche chi, avendo commesso un reato da minorenne, non abbia compiuto il venticinquesimo anno di età. Sino ad allora la soglia di permanenza era fissata a quota ventuno anni: dopo di che il detenuto veniva trasferito in un carcere per adulti.

Tratto da: ANAI