La legge non è uguale per tutti

Nei tribunali troneggia il mot­to spudoratamente falso «La legge è uguale per tutti», che viene ripetuto ed esibito solo per cercare di con­vincere gli ingenui a crederci. Il motto ha comunque una storia venerabile, visto che il principio di isonomia da esso enunciato fu uno dei cardini della democra­zia ateniese. Lo introdusse Clistene verso il 500 prima della nostra era, dopo le tirannidi di Pisistrato e Ippia, intendendolo come «uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alle leggi dello Stato». E fu poi adottato dalla Ri­voluzione Francese, come parte della triade «Libertà, Uguaglianza, Fraternità».

Tratto da ANAI