UFFICI GIUDIZIARI: Orlando anticipa il bando per assumere 1.000 cancellieri

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IL SOLE 24 ORE

Giustizia. Controffensiva di fronte all’allarme dell’Anm sulle carenze di organico
Orlando anticipa il bando per assumere 1.000 cancellieri

ROMA. Mentre Renzi strizza l’occhio agli «amici magistrati» per congelare la riforma del processo penale di Orlando fino al referendum e l’Anm rilancia l’allarme «paralisi» degli uffici giudiziari per carenza di cancellieri (ne mancano 9mila), riunendo domani a Roma i capi di tutti gli uffici giudiziari, il ministro della Giustizia risponde fissando tempi e contenuti del decreto di assunzione a tempo indeterminato di mille unità di personale amministrativo non dirigenziale e avviando la procedura per il reclutamento di altri 360 magistrati (ne mancano mille). Insieme alla ministra della Funzione pubblica Madia ha deciso che il decreto sui cancellieri arriverà (anticipatamente) il 20 ottobre e il bando verrà pubblicato il 21 novrembre. Poi ha scritto al Csm per la pubblicazione del nuovo bando di concorso dei magistrati, la cui pubblicazione «è programmata per la fine del prossimo mese».
Insomma, di fronte all’inedita alleanza Renzi-Davigo, il guardasigilli cerca di togliere acqua al mulino della protesta, passando al contrattacco. Alla vigilia di quella che si preannuncia un’assemblea infuocata nell’Aula magna della Cassazione, dove Procuratori e presidenti di Corti e Tribunali descriveranno, dati alla mano, una giustizia quasi al collasso per mancanza di personale, Orlando fa sapere che, dei mille posti a concorso, 800 andranno ai vincitori e 200 agli idonei delle graduatorie in corso di validità di concorsi banditi da amministrazioni diverse; che con il bando saranno valorizzati e riconosciuti i percorsi professionali di chi ha svolto tirocini e stage presso gli uffici giudiziari; che sono state concordate anche le modalità di ricollocamento del personale in esubero dalle Province e altri enti (così da evitare che i portantini finiscano a fare i dirigenti di cancelleria) e che nella seconda fase della mobilità obbligatoria il ministero della Giustizia garantisce ulteriori 800 posti in tutta Italia.
Una goccia nel mare, anche se le assunzioni sono bloccate da 20 anni. Dall’Anm filtra «apprezzamento» per lo sforzo di Orlando, nei confronti del quale «resta la stima», ma «la soluzione è molto parziale». Per le toghe, la mobilità va del tutto abbandonata perché è solo «uno stratagemma»; bene il bando ma occorre almeno «una programmazione in un arco temporale». Quanto alla carenza di magistrati: con il pensionamento a 70 anni voluto da Renzi, i vuoti sono aumentati e il recente decreto che proroga di un anno solo i posti apicali di Cassazione contiene una serie di misure «punitive». Se non sarà modificato, potrebbe rientrare tra i motivi di uno sciopero (con avvocati e cancellieri) sul personale, che l’Anm non esclude di indire entro l’anno.
Donatella Stasio