PREVIDENZA: Commercialisti, regolamento unico per la Cassa

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IL SOLE 24 ORE

Professionisti. Dal 1° gennaio 2017
Commercialisti, regolamento unico per la Cassa

Im portanti novità sul fronte previdenziale e assistenziale per i commercialisti iscritti alla Cassa nazionale di previdenza e assistenza dottori commercialisti(Cnpadc). Dal 1° gennaio 2017 entra in vigore il nuovo regolamento unitario, approvato a ottobre 2015 dal Consiglio di amministrazione e definitivamente sdoganato ieri dai ministeri vigilanti (Economia e Lavoro).

Le novità, che saranno operative dal 2017, sono assistenziali e previdenziali. In merito all’assistenza viene introdotto per gli orfani degli iscritti (oggi sono circa 300 su quasi 70mila iscritti) un assegno extra «che – dice il presidente Renzo Guffanti – potrebbe ammontare a 2 o 3mila euro, un aiuto che va ad integrare la pensione di reversibilità». Questo sussidio, a differenza delle borse di studio – che restano come forma di aiuto – ha come unico vincolo l’esistenza di un percorso di studi, senza però essere legato ai risultati scolastici o universitari e viene erogato fino ai 26 anni.
I dottori commercialisti avranno poi diritto a un sostegno economico se a causa di un infortunio si trovano costretti a sospendere l’attività per oltre tre mesi, una forma di tutela oggi prevista solo in caso di malattia.
Dal lato contributivo-previdenziale le novità importanti sono due. La prima riguarda la possibilità (già a partire dal 2016) di riconoscere ai montanti individuali un rendimento superiore a quello attuale. Fino ad ora,infatti, la Cassa doveva riconoscere un tasso pari alla media degli ultimi 5 anni dei rendimenti conseguiti con un minimo dell’1,5 e un massimo pari alla media quinquennale del Pil con possibilità di destinare il maggior rendimento a riserva (è recente l’approvazione della destinazione ai montanti di 77 milioni, si veda il Sole 24 Ore del 17 settembre). Un meccanismo che ha funzionato bene in periodi di crescita economica ma che si è “inceppato” con la crisi. Questa riforma, spiega Guffanti «ci consente di erogare pensioni più adeguate e disinnesca un’inefficienza creata con il calo del Pil, che ci obbligava a mettere a riserva l’extra rendimento; se nel 2016 pensavamo di dover accantonare 60 milioni a riserva – aggiunge – grazie a questa novità l’accantonamento sarà intorno ai 15 milioni».
Questi ultimi interventi di welfare vanno ad aggiungersi alle altre azioni messe in campo sotto la guida di Guffanti, come la mensilità extra in caso di gravidanza, il raddoppio dei tempi per il riscatto della laurea, la revisione dei minimali e del sistemasanzionatorio, oggi più flessibile e meno punitivo in presenza di oggettive difficoltà.
L’approvazione del nuovo regolamento unitario – che ingloba i sette regolamenti oggi in essere – è l’ultimo atto della presidenza Guffanti (il 12 ottobre c’è l’assemblea elettiva). Si tratta del primo caso di un “testo unico di previdenza e assistenza” che si pone l’obiettivo di facilitare gli iscritti nell’individuare i servizi a cui possono accedere e i doveri a cui devono attenersi.
Federica Micardi