AVVOCATI: Liti fiscali, tribunali ad hoc

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IL SOLE 24 ORE
Congresso avvocati tributaristi. Nel progetto dei legali rilanciata la magistratura professionale
Liti fiscali, tribunali ad hoc
Dom.25 – Palermo. L’istituzione di tribunali tributari e di corti d’appello tributarie, la separazione della giurisdizione tributaria dal ministero per l’Economia, una magistratura tributaria professionale e professionalizzata. Sono solo tre degli otto punti della proposta di riforma del processo tributario approvata ieri dagli oltre cento tributaristi presenti a Palermo in occasione del IV congresso ordinario dell’Unione nazionale delle Camere degli avvocati tributaristi (Uncat) di cui è presidente Bruno Lo Giudice. In due giorni di dibattiti (ieri e l’altro ieri) gli avvocati tributaristi hanno approfondito lo stato di salute della giurisdizione tributaria italiana condividendo la necessità di una riforma del processo che possa diventare più celere per i contribuenti. «Il rafforzamento delle garanzie derivanti dalle norme costituzionali in materia tributaria è di fondamentale importanza – dice Angelo Cuva, vice presidente Uncat – così come la piena realizzazione della compliance, della quale vanno ridotti i costi attualmente molto elevati». Per fare questo serve una riforma incisiva che parta da un cambiamento sul fronte della giurisdizione ma, dicono gli avvocati tributaristi, «bisogna abbandonare l’originaria idea di far confluire la giurisdizione tributaria in quella ordinaria». In questo contesto è ritenuto utile «un restyling ordinamentale delle commissioni tributarie provinciali e regionali con il cambio delle attuali denominazioni in quelle nuove di Tribunali tributari e Corti d’appello tributarie». Fondamentale, poi, è garantire l’imparzialità, la terzietà e l’indipendenza dei giudici tributari e per far questo è necessario, secondo l’Uncat, sganciare le commissioni tributarie dal Mef. Altro punto qualificante riguarda la creazione di una magistratura tributaria professionale, che lavori al processo a tempo pieno. L’assunzione di nuovi giudici tributari dovrebbe avvenire, secondo questa proposta, attraverso una apposita procedura di corso-concorso (retribuito) per titoli e esami della durata di un anno. Altro punto è quello che riguarda la semplificazione della procedura per le cause minori. L’Uncat ha poi ribadito l’importanza della compliance (la conformità normativa) per la realizzazione di un equo sistema tributario, proponendo «Tavoli della compliance» su base regionale, coordinati dal Garante per il contribuente. Nino Amadore