
In sintesi la principale linea guida del mio lavoro nella scrittura degli atti processuali, così come insegna L’Avvocato Pietro CALAMANDREI nel suo “elogio dei giudici scritto da un avvocato” e così come mi è stato insegnato dal il mio Maestro e mentore l’Avvocato Roberto BETTI:
“Inutile la chiarezza, se il giudice, vinto dalla prolissità, si addormenta. Più accetta la brevità, anche se oscura: quando un avvocato parla poco, il giudice, anche se non capisce quello che dice, capisce che ha ragione”.
Pietro CALAMANDREI